domenica 2 dicembre 2012

I giovani, la crisi, Seattle e i Pink Floyd


Di certo non è un periodo buono per nessuno di certo la parola crisi risuona nelle nostre orecchie ogni giorno ogni ora.
Tutti ne parlano, tutti ci speculano, tutti la usano come scusa in cui rifugiarsi e fondamentalmente non fare nulla...
Soprattutto chi ha creato questa crisi, soprattutto chi ha vissuto in questi anni concorrendo piu o meno consciamente a questa situazione.
Tra chi ci ha creduto in questi anni e ed è rimasto deluso, tra non ha creduto in niente ed è rimasto comunque deluso, tra chi vede un mondo in cambiamento e in trasformazione e rimane spaesato.
Tuttavia come dice Einstein "La crisi è la più grande benedizione"
Mai come nelle crisi c'è la possibiltà di capire il proprio rapporto con quello che ci circonda, mai come nelle crisi c'è la possibilità di capire le proprie personalità..

L'altro giorno mentre passavo in bicicletta per il duomo, mi ha colpito un artista di strada...bandana alla tempia, capelli lunghi ormai bianchi, viso scavato..cantava "Wish you were here"...Quella dei Pink Floyd, un emblema di un tempo di una generazione che a mio avviso ha commesso molti erroriall'ardua sentenza dei posteri, ma che in qualche modo è stata in grado di crederci e di cambiare delle cose. Di innovare e di portare lo scheletro della società moderna insieme a padri rifondatori del dopoguerra.
Stavo vedendo forse uno degli ultimi hippies...che ormai cronologicamente stanno un po' estinguendosi..

Quella generazione tuttavia sicuramente ha lasciato il segno, chi non si ricorda quelli del "68'", nel bene e nel male ovviamente?

Gli ho dovuto dare qualche moneta, per forza..e poi mi sono interrogato. Adesso chi "cambia il mondo", o forse meno utopisticamente chi porta nuove idee, nuova linfa per il mondo del futuro? In Italia ad esempio...Forse Monti?
Bersani? Cioè ancora quelli che si stanno estinguendo seppur con i loro meriti? Chi..L'impressione è che ognuno ora si prodighi ad essere la soluzione vincente...e ci sarà come una sorta di selezione naturale..per ripetere la stessa struttura di prima essenzialmente dato che il riciclo di idee non c'è.

E chiaramente la mia domanda non ha avuto risposta..E quindi?
Quindi mi è capitata una serata al bar, di quelle in cui si discute del piu del meno del tipo che ad esempio a 14 si ascoltavano i Nirvana i R.E.M. del fatto che ci sono problemi ambientale e del tipo che quello di Seattle il "movimento dei movimenti" è stato l'ultimo vero movimento di idee moderno..Opinioni, certo. Però c'è da dire che ha posto le questioni nuove del secolo, lo Sviluppo Sostenibile, i problemi della globalizzazione qualcosa si era mosso...

Quindi la risposta sarebbe riproporre quei movimenti? Rifacciamo i no global
Chiaramente no, la storia va avanti e le minestre riscaldate sono sempre un fallimento.
Tuttavia vedo che nel partere di aspiranti innovatori manca una componente, quella che oggi in Italia è sicuramente pagherà di piu e piu a lungo termine gli effetti di questo riassestamento e che di sicuro è poco rappresentata.

Noi, ossia i giovani. Quelli veri pero quelli che studiano, vivono il lavoro precario sulla pelle e si domandano come sarà il futuro tra vent'anni perchè fra vent'anni ci saranno, magari avranno figli e i loro figli vivranno in quel mondo..
Cosa pensano?
A cosa si ispirano?
Che idee porterebbero avanti per cambiare?
E soprattutto qualcuno, ancor prima di averne atavicamente paura come se fossero un pericolo anzichè una risorsa..glielo ha chiesto?

Anche se non lo sono piu tanto, durante la mia vita ho avuto modo di lavorare con molti miei coetanei e non, capendone le potenzialità la voglia, le capacità oltre che chiaramente anche i difetti..
Ho visto anche spesso la frustrazione di tutto ciò in contesti incapaci di cogliere i cambiamenti, incapaci di capire che è naturale e sano per una società il rinnovarsi..anche con nuove idee e nuove visioni che possano essere sintesi o oltrepassare le visioni precedenti affinchè i nuovi problemi siano affrontati con nuove idee forse anche piu contingenti e piu interessate.

Una cosa in cui personalmente credo molto è il concetto di sviluppo sostenibile:
"Lo sviluppo sostenibile è un processo finalizzato al raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale, economico, sociale ed istituzionale, sia a livello locale che globale. Tale processo lega quindi, in un rapporto di interdipendenza, la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali alla dimensione economica, sociale ed istituzionale, al fine di soddisfare i bisogni delle attuali generazioni, evitando di compromettere la capacità delle future di soddisfare i propri."

Ecco forse le attuali giovani generazioni stanno sperimentando sulla loro pelle la NON applicazione di questo concetto.
Ne facciano tesoro, ne facciamo tesoro e cominciamo porci delle domande ad avere idee ad avere maggior consapevolezza di noi stessi.
E cominciamo concretamente a prenderci carico di quello che sarà il mondo futuro, con idee progetti nuovi che non abbiano timore di sfidare lo status quo..

Serve linfa nuova con consapevolezza del passato ma non nostalgica riverenza, con propensione verso il futuro ma senza l'ideologia del progresso
Serve linfa nuova con il senso della misura, ma non con la paura del limite
Serve linfa nuova coraggiosamente consapevole e responsabile
Serve...e non solo per retorica, ma serve davvero.
Questa è la mia opinione

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