mercoledì 16 gennaio 2013

Quella spina nel fianco..che cambia le cose

Oggi riflettevo una cosa.
In Italia è tempo di elezioni e chiaramente tutti sul tema.
Da questa finestra sulla realtà osservo il panorama e nella bagare di tutto osservo questo...

Osservo una novità politica, volenti o nolenti l'unica novità di questo periodo il M5S e mi accorgo di come imperfetto, ambiguo, denso di errori dovuti al suo leader "non politico" esso abbia cambiato lentamente le cose.

Oggi tutti i partiti voglio rappresentare un "movimento civico", piu (cfr Ingroia) o meno (cfr Monti) dichiarato.

Il PD ha fatto le primarie, volendo inoltrarsi in una democrazia più diretta e Monti usa twitter per rispondere alle domande degli elettori.

Tutti oggi vogliono liste di impuniti.

Si può dire quel che si vuole, si può criticare, ci si può spaventare...ma ad oggi questo attore anomalo e incredibilmente "altro" ha messo pressione, ha stressato ha ottenuto il risultato di interrogare di far deviare le rotte.

Si può criticare, essere irritati, infastitiditi o sorpresi...beh però gli effetti si vedono, checche se ne voglia dire.

Una volta sentii qualcuno dire che il M5S era un'allergia, si forse di certo una malattia autoimmune nella quale gli anticorpi sentono il tossico nell'organismo stesso.
E fanno venire quel prurito che ti spinge ad alzarti dalla sedia a muoverti, a prenderti le medicine per rinsavire..

Stimolante insomma...

mercoledì 2 gennaio 2013

La resistenza al cambiamento

Stamattina ho sentito il discorso di Monti relativo alla sua candidatura a "RadioAnch'io".



http://www.corriere.it/politica/13_gennaio_02/monti-complotto-commissione-inchiesta_b9b529d6-54b7-11e2-bf2b-52f2ccd54966.shtml

Discorso pacato come nel suo stile, ma questa volta un po' più piccato.

Oltre al facile rimpallo agli attacchi di Berlusconi, si sono aggiunte in questa occasione  sottili frecciate a Sinistra.
In particolare attacchi a Fassina e Vendola, giudicati seppur nobili negli intenti , dei conservatori nella sostanza soprattutto per quanto riguarda le politiche sul lavoro.

Questa posizione del premier ha suscitato ovviamente le ire della sinistra (che chiaramente non ha risparmiato risposte alla "gogna maniera" ecc...guai si parli di contenuti in Italia!!!)



http://www.unita.it/ithttp://www.unita.it/italia/fassina-lista-monti-sembra-br-rotary-vendola-e-autoritario-1.477112alia/fassina-lista-monti-sembra-br-rotary-vendola-e-autoritario-1.477112

Ire che obiettivamente non so quanto possano essere giustificate (le risposte date dai due non possono che confermare questa tesi), perchè in realtà entrambe questi esponenti della sinistra hanno una concezione del mondo del lavoro, nonchè della realtà troppo ancorate a schemi e archetipi di ideologie che non hanno più pertinenza storica e aderenza con la realtà

Sebbene "nobili negli intenti", la posizione "più lavoro per tutti" se non declinata attraverso reali soluzioni rimane un gingle d'altri tempi.


E' ormai palese che lo scenario politico italiano e internazionale sta andando oltre alle grandi ideologie del novecento (socialismo e capitalismo) che hanno ormai dato il meglio e il peggio di se, e la cui opposizione ha già svolto il suo ruolo storico.
E in Italia aimè questa antistorica battagliucola invece continua, tra i due soliti B&B.

Di fronte a questi due aimè, Monti si appare un progressista o quantomeno una posizione nuova giusta o sbagliata, discutibile che sia.

E in questo senso si Fassina e Vendola sono due conservatori, due alievi che per avere le ammirazioni del maestro ripetono la lezione, senza rielaborazione.Aimè non so quanto possano questi essere dei buoni alievi

Il panorama politico internazionale e nazionale sta cambiando ed il fatto che forze nuove entrino in campo  (Monti, Grillo, Ingroia in Italia) sta a segnare proprio questo cambiamento.
E chiunque vada al governo oggi in Italia deve essere capace di cogliere questo cambiamento, di superare l'opposizione '900esca ormai esaurita e cercare una nuova e fruttuosa sintesi una nuova forma tra posizioni antitetiche che possa veramente rappresentare un rinnovamento.
Ma per farlo deve liberarsi dalle strutture mentali tipiche delle posizioni antitetiche, capire obiettivamente quali sono i punti di forza e di debolezza di ognuna, coniugare i primi ed eliminare i secondi.Con occhio obiettivo sui problemi, depurato da romantiche ideologie e con l'umile predisposizione al dialogo.

E sopratutto non deve puntare su quello che veniva chiamato comunemente come "conflitto di classe" o "conflitto sociale". Già visto, già fatto e abbiamo visto come va a finire.

Dobbiamo essere capaci di crescere, o altrimenti andremo in necrosi come accade al fiore che non sboccia.